Una piccola scappatella a Lubecca
Da Berlino a Lubecca in 3 ore
È incredibile quanto sia facile e veloce arrivare a Lubecca da Berlino. Il collegamento ferroviario permette non solo di evitare l’autostrada paralizzata dal traffico intenso, ma anche di godere delle bellezze paesaggistiche lungo tutto il percorso.
Lubecca patrimonio mondiale dell’umanità
Non senza motivo le antiche città storiche sono un’affascinante meta di viaggio per la maggior parte dei vacanzieri. Combinano luoghi emozionanti e viste pittoresche con l’infrastruttura di una città moderna. Di conseguenza, centri commerciali, hotel e negozi eleganti s’incrociano spesso tra strette vicoli medievali, antiche mura e palazzi cittadini.
In particolare è il Medioevo ha improntare la fisionomia di molte città e villaggi tedeschi lasciando tracce evidenti. Nemmeno i bombardamenti della seconda guerra mondiale sono riusciti a cancellarle del tutto. Effettivamente, la città anseatica di Lubecca fu la prima vittima dei bombardamenti a tappeto delle forze aeree britanniche nel 1942. Sebbene gravemente colpiti, molti edifici come il municipio, il monastero del castello e la porta Holsten si sono conservati. Oggi come allora restano simboli della città. Grazie ai suoi numerosi monumenti e alla particolare architettura in mattoni, il centro storico di Lubecca è stato quasi interamente dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
Attraverso il centro storico della città
Lubecca esercita un’attrazione magica sui suoi visitatori. Teatro di numerose vicende storiche, la città ci immerge nella sua atmosfera medievale. Come in un set cinematografico, percorriamo strade, cortili e corridoi tra chiese gotiche e facciate in mattoni.
I magazzini di sale di Lubecca (Salzspeicher) e l’antico porto ricordano i tempi della Lega Anseatica, quando Lubecca ricopriva un ruolo di primo piano come potenza commerciale. Inizialmente gli edifici di stoccaggio servivano solo come deposito per il sale, in seguito anche per molte altre merci. L’architettura dei Salzspeicher accomuna le città anseatiche come Amburgo, Brema, Wismar o Stralsund. Ha fatto anche da scenografia per il film Nosferatu (1922).
Il marzapane di Lubecca tra mito e realtà
Una cosa possiamo affermare con certezza: Lubecca ha un legame singolare con il marzapane. Prova ne è, tra l’altro, il Café Niederegger con le sue filiali in tutta la città. Dal 1806 vengono prodotti qui torte e dolci in gran varietà, specialmente di marzapane.
La caffetteria ospita anche il Museo del marzapane, dove sono esposte figure di marzapane a grandezza naturale di famose personalità tedesche. Un motivo popolare per le torte al marzapane è l’Holstentor, constantemente riprodotto in diverse dimensioni sulle torte, nelle vetrine delle pasticcerie o nei supermercati.
Un’importante mostra temporanea
Il Museo anseatico europeo di Lubecca è conosciuto in tutto il mondo. L’ex convento domenicano, ristrutturato e ampliato con nuovi edifici, presenta ai visitatori 800 anni di storia anseatica. Dall’ottobre 2022, la mostra speciale “Guter Stoff” mostra come la moda, i tessuti e l’abbigliamento si sono sviluppati e cambiati dal periodo anseatico ai giorni nostri.
La mostra dedica particolare attenzione all’impatto sulla natura dell’industria della moda contemporanea. Quanto dannoso per l’ambiente possa essere il processo di produzione dei vestiti e l’accumulo di rifiuti tessili viene spiegato in video e presentazioni digitali. Non mancano suggerimenti e raccomandazioni per ripensare la nostra società dei consumi in riferimento all’industria dell’abbigliamento.
Una città accogliente
Numerosi negozi, caffè e ristoranti consentono ai visitatori, che esplorano il centro storico lungo fiume Trave, di godersi il soggiorno.
Il ristorante della Schiffergesellschaft (Compagnis di Navigazione), in uno degli edifici più antichi della città, ci ha lasciato un’impressione indelebile. L’ex sala delle corporazioni si trova in un angolo pittoresco nel centro storico di Lubecca, di fronte alla Jakobikirche. La vecchia facciata in mattoni e gli interni originali riccamente decorati fanno rivivere il passato dell’epoca anseatica.